Lui: – Buongiorno, mi scusi devo chiederle aiuto. Sono qui per fare un regalo alla mia ragazza.
Lei: – Ma si figuri! Oggi abbiamo gli sconti sui pigiamini, sui tanga e sui push-up. Vuole approfittarne?
Lui: – Beh, io sì… cioè no, boh non saprei. Cos’è un push-up?
Lei: – Serve per tenerle su, belle alte. Push, così, e up, così, mi capisce?
Lui avvampa.
Lei: – Senta facciamola semplice. Partiamo da un colore. Nero, carne o bordeaux?
Lui: – Oddio mi dispiace, si rimetta eh.
Lei: – Cos..?
Lui: – Deve essere una brutta malattia…
Lei: – Guardi che il bordeaux è un colore.
…
Lei: – Le propongo questo. Guardi, morbido, color carne, la stoffa è liscissima, lo tocchi lo tocchi suvvia!
Le guance di lui imparano cosa sia il bordeaux. Lo tocca.
Lei: – Questo la sua lei lo mette, le spalline non si vedono le si può togliere. Non lo sentirà neanche addosso e in pratica non si vede neppure quando lo indossa. Non si sente, non si vede, è come non averlo, meglio di così?
Lui ci pensa.
Lui: – Mi scusi cosa lo prendo a fare allora?
Lei: – Se non è convinto le propongo il modello Ven-à-dos, è la nuova collezione.
Lui: – Venn’adoss? Deeve essere francese. Ma mi scusi eh, mi sembra che le tette siano già incluse nel reggiseno…
Lei: – E’ il nostro super-push-up che regala due taglie in più!
Lui: – Guardi la mia ragazza non è Pamela Anderson, ma a me in fondo va bene così… voglio dire…
Lei: – Serve anche a tenerle su. – lei abbassa la voce con fare cospiratorio, – Sa, prima che cadano!
Lui: – Ma ha 25 anni!
Lei: – Meglio prevenire, mi creda!
Lui: – Quanto mi costa questo gioiellino di ingegneria architettonica anti-gravità?
Lei: – E’ in offerta. Fanno 149,99 euro.
Lui comincia a pensare all’agio economico implicito nella castità, ma fa per tirare fuori il portafogli.
Lei: – La vedo poco convinto però.
Lui: – Eh te credo!
Lei: – Guardi che deve essere convinto. Un reggiseno bisogna sentirlo dentro, mica è uno scherzo!
Lui: – Io non so come sentirlo dentro.
Lei: – Lei deve pensare come un reggiseno! Lei deve sentirsi reggiseno. Un reggiseno è per sempre. Se non è convinto non glielo posso vendere, mi dispiace.
Lui rimane confuso davanti alla cassa, incerto se strapparsi i capelli o raggomitolarsi in posizione fetale.
Lei: – Guardi, perché non le regala una scatola di cioccolatini, piuttosto?
Lui: – Ma me l’ha già consigliato l’anno scorso di regalarle la scatola di cioccolatini!
Lei: – Mmm, un mazzo di fiori?
Lui: – No, compleanno 2015.
Lei: – Una collanina?
Lui: – 2013.
Lei: – Un pupazzo?
Lui: – 2010…
Lei: – Un fine settimana da qualche parte?
Lui: – … Ci penso, potrebbe andare.
Lei: – Ecco perfetto. Arrivederci allora.
Lui: – Grazie, grazie mille! All’anno prossimo, allora.