Con il prosciutto tutti ci abbiamo, o ci abbiamo avuto, un’intensa relazione di amore e odio.

Perché tutti, ma proprio tutti, abbiamo avuto una nonna, una mamma, una zia, una persona più o meno sconosciuta che vantava un qualche tipo di parentela, che ci ha preparato per anni la merenda.
E questa merenda, non importa da che parte d’Italia tu venga, consisteva sempre, incessantemente, in un panino col prosciutto.

Ora, i più fortunati, oltre al pane e all’affettato, ricevevano pure qualche tipo di verdura. I più dignitosi addirittura qualche salsa!

E tutti, ma proprio tutti, abbiamo convissuto con questo menù assai fantasioso per gli anni più formativi della nostra infanzia.

Il panino al prosciutto è buono.
Il panino al prosciutto il secondo giorno è buono.
Il panino al prosciutto il terzo giorno è ok.
Il quarto giorno ti dici che tutti, in fondo sbagliano.
Il quinto giorno ti dici che ci hanno messo dell’amore nel farlo.
Il sesto tenti di convincerti che l’amore ci salverà tutti.
Il settimo cominci a chiederti se qualcuno, lassù, non stia tramando contro di te.
L’ottavo capisci che, forse, la cameretta è ora di rimetterla in ordine.
Il nono odi il mondo.
Il decimo tenti di barattarlo con dell’arsenico.
L’undicesimo dondoli in un angolino invocando il diavolo.
Il dodicesimo vai in crisi di astinenza.
Il tredicesimo vai in terapia psicologica.
Il quattordicesimo capisci di non essere più recuperabile.
Il quindicesimo ti rassegni.
Il sedicesimo credi che la tua famiglia stia tentando di ucciderti.
Il diciassettesimo sei drogato di affettato che ormai la luce in fondo al tunnel per te è l’insegna della macelleria.
Il diciottesimo sei disposto a comprare uno stomaco nuovo al mercato nero degli organi.

Insomma, non è facile. Ma alla fine superiamo tutti questa fase e ne abbiamo pure un bel ricordo.
-Eh i panini dell’infanzia… – (la rimozione di un trauma è un processo di sopravvivenza meraviglioso!)

Teniamo i bei ricordi, ma quando si tratta di un buffet, guarda un po’, il vassoio del prosciutto cotto è quello che rimane sempre intatto.

Leggevo oggi che il prosciutto più caro al mondo costa 4100€ a cosciotto.
Non male come spesa, ma dopo tanto trauma forse, con il prosciutto, piuttosto che mangiarlo, ci piace foderarci occhi ed orecchie.