Sono intollerante al bianco d’uovo e alle banane.

Il dottore dice di no, ma lo sono senz’altro. Dice che i valori non sono così sballati da giustificare un’intolleranza. Che ci volete fare? Tutti possono sbagliare in fondo.
Io sono chiaramente intollerante.
Intollero tantissime cose.


Le code alla posta, ad esempio; specialmente quando poi gli impiegati vanno in pausa subito prima del tuo turno.
Risulta sugli esami che ho fatto? No, eppure sto proprio male quando succede.
Intollero quando qualcuno mi parla prima del caffé, la mattina. Intollero chi mi parla mentre ascolto musica. Intollero chi mi parla per frasi fatte. Intollero chi mi parla.
Insomma, è faticoso interagire, dieci minuti al giorno possono bastare per strutturare una società, non occorre star sempre lì a comunicarsi tutto, giusto?

Intollero chi parla a bocca piena o chi mangia troppo di gusto. Intollero i resti di cibo nel lavandino o nella lavastoviglie. Intollero chi lascia nella bottiglia un po’ d’acqua, ma non abbastanza da riempire un bicchiere. Intollero l’acqua troppo frizzante e chi rutta dopo aver bevuto la coca cola. Io lo faccio sempre, ma grazie al cielo il mio organismo è evoluto abbastanza da non intollerare sè stesso.
Intollero gli elastici che si rompono mentre ti fai la coda e le spazzole piene di capelli. Intollero le cacche dei cani nei prati, quando vorresti correre a piedi nudi. Ovviamente intollero le persone con cani che non raccolgo la cacca dei propri cani. Intollero il gelato mezzo sciolto quando la coppetta è piccola e bagnata e rischia di scivolarti da un momento all’altro.
Intollero il freddo, il caldo e le mezze stagioni.
Intollero chi parla al telefono in treno, ad un livello di voce da sitcom (che vuol dire che tu senti tutto quello che dice e, se sei (s)fortunato, pure quello che risponde l’altro).
Intollero chi mi suona il clacson quando io suono il clacson. Eddai, che caz**, è palese che ho ragione io, brutto te*** di c**** della tua m**** pu***** che se ti becco ti i***** un p*** nel c*** mentre preghi la f****** vergine di amm******* di caz***** che vaf******* ai tuoi rin******* che quella volta non hanno indossato un f****** pr********* del c****!

Ho una leggera intolleranza anche al traffico, naturalmente.

In tutto questo, tuttavia, l’uovo e la banana non mi stavano mica così antipatici. Anzi, mi piacevano quasi.

Eppure arriva il momento in cui nella vita bisogna pur cambiare qualcosa. Gli esami medici esistono anche per questo. Ti danno una svegliata e suggeriscono che, forse, è arrivato il momento di provare dell’altro.

Il bello delle intolleranze comunque è che non è irreversibile, quindi ogni tanto si può pure provare a ricominciare con il tal di questo o il tal di quello. Chissà, potrebbe essere la volta buona che passa tutto.

Ecco magari non riproverò a correre in un prato dove ci sono dei cani con i padroni pigri, che non si sa mai…