Io e lei siamo abbastanza simili.

Per esempio io ho un brufolo a sinistra del naso, lei ce lo ha a destra. Io ho un neo sullo zigomo destro, lei su quello sinistro.

A parte questo siamo completamente diverse. A me piace il sole, mentre lei è felice quando piove. A me piace chiacchierare, mentre lei se ne sta sempre zitta e a chiederle come sta sembra di ucciderle la madre.

Mi sta simpatica, nonostante tutto. Non la vedo spesso, solo al mattino e alla sera; ci laviamo i denti insieme, ci trucchiamo, ci diciamo com’è andata la giornata e come non è andata. Non è mai capitato che uscissimo insieme, perché in questo siamo tanto diverse; quando io ho voglia di uscire lei se ne sta a casa, mentre quando io le chiedo se ha voglia di vedersi un film con me lei di solito se ne va sempre.

Ci sono certe mattine che è insopportabile, critica qualunque cosa, si sveglia con il piede storto e deve storcerlo anche a me sennò non se ne sta in pace.

 

Sta mattina mi aspetta già vestita. Accenno un sorriso e ne trovo uno uguale che mi guarda. Certe volte vorrei starmene da sola, ma è bello avere qualcuno di riferimento, qualcuno che nonostante tutto sai che si troverà là.

Agito la mano destra di fronte alla superficie liscia e lucida, sporca appena da due o tre schizzi d’acqua del lavandino. Lei mi risponde, mancina.

– Ciao. – le dico e anche lei lo mormora, ma la sua voce non mi arriva, rimane intrappolata al di là dello specchio.