I bambini sono così sadici, senza sapere di esserlo, che hanno creato il concetto di “candore”.

Non che siano sadici con cattiveria. Tutt’altro. E’ che stanno scoprendo il mondo, per cui hanno impulsi.

Tanti impulsi.

Troppi impulsi.

E non hanno freni.

Venni a contatto con il mio primo doppio senso all’età di 11 anni.

Prima il mondo era talmente semplice che il blu era blu e non c’era modo che una cosa ne significasse due.

Bel casino.

 

Avevo un amico di nome Antonio e spesso lo vedevo al parco giochi, nei pomeriggi d’estate. Fu lui ad introdurmi ai doppi sensi, ma credo non sapesse bene nemmeno lui cosa fossero.

Stavamo giocando al parco e mia nonna mi aveva comprato un pacchetto di patatine.

– Dammi la patatina!- Esclamava Antonio.

E rideva. E io gli offrivo il mio pacchettino argentato, confusa.

I doppi sensi sono così. Senti che c’è qualcosa di strano, ma non riesci a mettere a fuoco cosa.

– Dammi la patatina! – Ripeteva Antonio.

E rideva.

E io non capivo, perché il mio pacchettino argentato era vuoto e la mia testa piena di domande.