-Sai ho sentito una cosa terribile

-No aspetta, non ti è morto di nuovo il gatto, vero? Ti è già morto due volte questo mese.

-Ma che stupido, non mi era morto due volte, è che la prima volta mi ero sbagliato io.

-Ah ok.

-Beh insomma ho sentito di questa cosa terribile, dicevo.

-Ecco sì, dimmi.

-A quanto pare non c’è più religione.

-Come non c’è più? Ma ce n’erano così tante fino a ieri!

-Eh lo so, ero confuso anche io e poi sono andato a controllare in internet. Non ce n’è più neanche una.

-Mah, tu che ne pensi? Niente più cristianesimo, né protestantesimo, né mussulmanesimo. Si dice mussulmanesimo?

-Ah non so, ma ora non si dice più nulla, punto. Finito tutto. Magari così ce ne stiamo più in pace, così uno non ha più troppe giustificazioni, sai per farsi la guerra.

-Sì, quello è vero. Ma la fede? Quella c’è ancora o se n’è andata con la religione?

-Ah non so mica, magari quella c’è ancora, alcuni dicevano che è diversa dalla religione. Comunque io non ho mai avuto né l’una, né l’altra quindi non ho perso nulla.

-Io ero cattolico a tratti, quando c’era da andare alle messe di Natale e Pasqua. Ora, in effetti, mi sento un po’ più non so… con più tempo libero, credo.

-Già.

-Io invece ho letto un articolo, l’altro giorno. Dicevano che hanno messo fuori produzione le mezze stagioni.

-Ma dai, davvero?

-Sì, sì, non le fan più.

-Ma che disdetta! M’ero comprato un sacco di quelle giacchette che erano impermeabili, ma non troppo pesanti. E pure le scarpe meno imbottite.

-Eh, ma che ci vuoi fare. Dicevano che c’era bisogno di più certezza, nella vita. Da quando c’è internet ci sono tutte queste cose che sono un po’ a mezza via tra il bianco e il nero, sai. Tutti questi uomini che si sentono donne, le donne che si sentono uomini, altri che si sentono entrambi, altri che non si sentono nessuno e allora il governo ha deciso che da qualche altra parte bisognava bilanciare la situazione e allora zac, via le mezze stagioni, che almeno quelle si deve essere certi di cosa siano.

-Che esagerazione, però.

-A me non faceva nessuna differenza, in effetti, ma che ci vuoi fare, vanno così le cose.

-Ma tu sai dove potrei andare a farmi benedire ora?

-Perché scusa?

-No, dico. Ci andavo a farmi benedire, le rare volte che andavo a messa, perché proprio non ci andavo spesso e allora mi dicevo che per fare ammenda mi conveniva farmi benedire dal prete prima, sai per scrupolo, nel caso avessi il diavolo addosso. Ma ora che non ci sono più religioni da chi mi faccio benedire?

-Guarda sta mattina so che hanno celebrato l’ultima messa qui, che ho sentito le campane della chiesa, ma questo pomeriggio ho sentito le campane del paese vicino.

-Quali campane?

-Sta mattina quelle della chiesa qui, poi nel pomeriggio quelle della chiesa dell’altro paese. Ho sentito entrambe le campane.

-Ah, ma che paese è?

-Non ricordo il nome, sta qui vicino, oltre il fiume, dai hai capito, no?

– Sì, sì, quel paese. Bravo, magari lì le hanno tenute le religioni, potrebbe essere una soluzione.

-Guarda non ho nulla da fare ora, ci andiamo insieme a quel paese?

-Ma sì, perché no. Incamminiamoci dai.

-No, no prendiamo la bici e passiamo per il prato che non conviene attraversare il ponte.

-Perché no? E’ più corta di qua.

-Eh ma con tutta ‘sta voglia di stravolgimenti che hanno ora, se hanno tagliato tutti i ponti noi poi siamo a piedi!