– Ci prenderanno, lo so.

– Non disperare, forse riusciamo a passare inosservate.

– E invece no. Li senti i suoi passi? Si sta avvicinando, io n…

– Shh!

– Rita ho paura.

– Anche io, tanta.

– Ti voglio bene. Mi dispiace per averti tirato uno spintone, l’altro giorno. Non volevo, ero gelosa.

– Non dire così.

– Perché no?

– Perché quando uno dice così vuol dire che è la fine. Questa non è la fine.

– Tu credi?

– Shh!

– Ci ha viste, ci ha viste, omioddio no!

– Accucciati, giù, fingiti morta, Rita!

No, lasciala! Maledetta lasciala, hai capito?!

 

Mi ama.

– Oddio che male!

– Resisti, Rita, resisti. Devi essere forte!

– Ma io non pensavo… Oddio che dolore!

 

Non mi ama.

– No, non ce la faccio, questo no!

– Non lasciarti andare, Rita, ce la puoi fare.

 

Mi ama.

– Basta basta, ti prego!

– Ti salverò Rita, non mollare, ti prego!

– Non ce la faccio! Voglio vivere, ti prego aiutami!

 

Non mi ama.

– No che non ti ama, maledetta senza cuore! Come si fa ad amare una come te? Lasciami, lasciami!

– Rita non ti arrendere. Lasciala, mostro! Lasciala andare, come fai a provarci gusto con quest’abominio?!

 

Mi ama.

– Basta, non ce la faccio…

– No, Rita, non ti arrendere, ti prego.

– Marghe, non ce la faccio. Ha vinto lei…

– Maledetta! Maledetto mostro! Rita è… era mia amica, l’hai fatta a pezzi! No, ferma che vuoi fare? Oddio non anche me, non ti è bastato ammazzare Rita? Lasciami!

 

Non mi ama.

– Ahia, no no no, lasciami ti prego! Che male, oddio che male! Rita, oddio Rita mi dispiace tanto… Rita, perdonami! Che dolore!

 

Mi ama.

– Sì, ti ama, ma lasciami andare ora, ti prego!

Non mi ama.

– Ti prego, come vuoi tu, allora non ti ama, ma tu sei un mostro!

 

Mi ama.

– No, ti prego… non ce la faccio più…

 

Non mi ama.

– No… Sì, no non ti ama, ok. Ti prego…

 

MI AMA.

– …

 

Due su due! Mi ama tantissimo!