Cinquantatré.

Cinquantatré sono le settimane del 2018 e il mio unico proposito per il 2018 è scrivervi di una cosa in particolare e penso che sarà molto difficile, ma ci proverò lo stesso perché io sono la regina delle idee con un’alta percentuale di fallimento.

Voglio scrivervi tutto quello che so sull’amore.

E spero di imparare cose nuove. Lo spero per voi, perché io sull’amore non ne so un gran ché.

Cinquantatré settimane da riempire con cinquantatré storie sull’amore.

 

 

Perché? Perché boh, è la prima risposta per qualunque cosa. La seconda risposta è che sull’amore ho letto un sacco di cose e quasi nessuna mi è andata a genio, dunque ho pensato: che differenza farà mai aggiungere altre cinquantatré cavolate al mucchio? Nessuna. Ma magari, mentre le scrivo, ne capisco qualcosa in più e poi così posso dire la mia.

E chi non vuole leggere dell’amore se ne può andare a farsi una passeggiata. Può farsi un po’ di vacanza dai miei pensieri, che io una vita senza amore non la voglio.

E poi di ragioni non ne ho trovate molte altre, ma ho trovato cosa giocarmi: ci metto il mio tempo libero. Ci metto le mie idee. Ci metto la mia stabilità psicologica e la mia vita sociale.

Non penso di essere in grado di scrivere dell’amore per un anno intero senza ricadere in cose scontate e già dette e ci provo proprio per questo.

 

Se sopravvivo a questi cinquantatré appuntamenti ho deciso che mi regalo qualcosa.

Una di quelle cose che si regalano alle persone che hanno bisogno di affetto, tipo una barretta di cioccolata con le nocciole, o una giornata alla spa, o un film strappalacrime con i pop corn al caramello.

Se ci riesco mi regalerò una pacca sulla spalla e un sorriso di conforto.

Se ci riesco.